Titolo del progetto |
Reintroduzione dell’ostrica piatta Ostrea edulis nella Sacca di Goro e strutture offshore. |
Descrizione del progetto |
Il progetto ha avuto lo scopo di sviluppare e introdurre sul mercato una specie autoctona con un buon potenziale di mercato, prodotta con tecnologie innovative e sostenibili ambientalmente ed economicamente, l'ostrica autoctona Ostrea edulis. Il progetto si è articolato in 3 azioni principali:
- Utilizzare tecniche di riproduzione controllata per produrre larve di ostrica piatta adriatica presso una avannotteria già esistente;
- Mettere a punto una strategia innovativa di preingrasso dell’ostrica piatta adriatica presso la medesima avannotteria;
- Mettere a punto una strategia innovativa di ingrasso dell’ostrica piatta adriatica in Sacca di Goro ed in strutture offshore normalmente adibite alla mitilicoltura.
ed in altre 5 azioni complementari aventi per tema tracciabilità, salubrità e salute, riduzione dell'impatto sull'ambiente e uso sostenibile delle risorse, disseminazione dei risultati.
Partner: Naturedulis (Goro), Università di Ferrara, CoFiGo (Gorino), Istituto Zooprofilattico delle Venezie. |
Importo del progetto |
135.213,40 Euro |
Sostegno |
50% |
Finanziato da |
Regione Emilia Romagna - Misura 2.47 - P.O. FEAMP 2014-2020 - DGR n. 973 del 6/07/2018. |
Tempistica |
inizio: 1 gennaio 2020, fine: 31 dicembre 2021. |
Risultati attesi |
- Recupero e valorizzazione della specie autoctona Ostrea edulis
- Allevamento offshore dell’ostrica piatta in ambiente naturale
- Creazione di una filiera produttiva per l’ostrica piatta, dall’avanotteria alla vendita
- Certificazione della salubrità e sostenibilità ambientale del prodotto
- Diversificazione delle produzioni uscendo dalla logica della monocoltura offshore (mitilo) e della venericoltura
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Risultati ottenuti |
- Esemplari rinvenuti nel Mar Adriatico sono stati avviati con successo alla riproduzione, pur in condizioni differenti dal punto di vista chimico-fisico dall’ambiente di prelievo, dimostrando una certa adattabilità di Ostrea edulis, fattore non trascurabile nell’ottica del recupero di una specie considerata difficile da allevare. La messa a punto dell’impianto nel secondo anno di sperimentazione sta portando sempre più al consolidamento della produzione all’interno dello schiuditoio, mentre è in fase di studio il recupero, ossia la resa produttiva nelle strutture offshore ed in Sacca di Goro.
- Già in fase preliminare si nota come l’ostrica piatta sia ben adattabile e ottenga ottimi ritmi di crescita nei long-line normalmente adibiti a mitilicoltura. Qualora continuassero i ritmi di crescita odierni, la specie potrebbe diventare un’alternativa alle monocolture di mitili e vongole.
- È stata conseguita con successo la riproduzione in avanotteria (schiuditoio) e sono stati ottenuti lotti di Ostrea edulis da avviare all’allevamento in laguna, quindi il primo anello della filiera può considerarsi fattibile. I risultati del pre-ingrasso/ingrasso in laguna ed in strutture offshore.
- Le analisi istologiche condotte escludono la presenza di parassiti nei lotti esaminati e dislocati presso la Sacca di Goro.
- La riproduzione di Ostrea edulis ha già permesso all’avanotteria di diversificare le specie allevate presso la struttura e calcolati i ritmi di crescita e i tassi di sopravvivenza.
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